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NON VOTARE
NON DELEGARE
GESTIAMO LA NOSTRA ESISTENZA
Non andare a votare non è per noi un vile gesto determinato dall’indifferenza, dal qualunquismo, o dalla paura di prendere posizione e delegare agli altri;
Non andare a votare è non restare indifferenti, prendere posizione, e non delegare!
Noi non votando scegliamo di non partecipare alla formazione di questi governi, scegliamo di non legittimare le istituzioni che opprimono e reprimono i nostri corpi, le nostre menti e le nostre azioni.
La libertà di “scegliere” i padroni non porterà fine alla schiavitù. Il voto e il sistema rappresentativo, all’interno dello stato, non sono altro che uno strumento di potere.
Mettiamo in moto un’azione che dal basso ricrei le condizioni per una partecipazione popolare che si sostituisca ai partiti, alle istituzioni, alle burocrazie, ai soprusi, alla gerarchizzazione. Contro stato e istituzioni che solidificano il sistema del capitale e del potere, complici di inghiottire la libertà, le personalità, le coscienze e i desideri degli individui.
Creiamo quindi situazioni di autogestione e autorganizzazione, basate su rapporti orizzontali, sull’accesso diretto all’esperienza e alla comunicazione interpersonale. Dove una socialità libera possa creare momenti di condivisione e partecipazione slegati dalle solite dinamiche di profitto, momenti per natura estranei e contrari a pregiudizi, prepotenze, sessismi e razzismi.
Partecipiamo alle lotte contro il potere e il capitalismo, contro i fascismi, contro le discriminazioni, contro il dominio e l’oppressione dell’uomo e della natura, contro le grandi opere e gli sfruttamenti, contro gli attacchi alla libertà.
Non permettiamo di venire privati di ciò che ci spetta
Non aspettiamoci che ci sarà concesso dall’alto
Autorganizzati e agisci
ragazze e ragazzi dell’urlo